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Comitato No Bull – Assemblea del 30 gennaio 2018

Grande partecipazione popolare all’assemblea pubblica indetta dal comitato No_bull per allargare la base degli iscritti e dare la parola ai tanti cittadini che, in questi giorni, hanno chiesto di poter contribuire alla battaglia contro le cosiddette “vacche sacre”, diventata oramai una piaga sociale non più tollerabile in una terra che da troppo tempo si sente abbandonata al suo destino e che chiede, a gran voce, una presenza forte dello Stato in tutte le sue componenti. Unità e condivisione di intenti sono state le parole chiave di tutti gli interventi,  riconoscimento unanime al lavoro sin qui svolto dai componenti del comitato, ai quali oltre all’onere di metterci la faccia sono stati anche riconosciuti i meriti di aver costruito una forte attenzione mediatica sull’argomento e di aver dato senso ad una protesta civica che ha restituito speranza ai tanti cittadini convenuti, che direttamente o indirettamente sono vittime di questo annoso problema. L’avvocato Antico, portavoce del comitato, nella sua introduzione ha fatto una breve cronistoria delle attività dei primi tre mesi di vita dei NO_BULL, è stato evidenziato come S.E. il prefetto sia stato di parola mantenendo la promessa di un pronto intervento già nei primi mesi del 2018. “Una task force è già operativa e i prossimi due mesi serviranno per capire meglio se la strategia è giusta. Ma è già tanto quanto sin qui abbiamo ottenuto” sottolinea il portavoce e “certamente continueremo a vigilare durante e dopo questi mesi, finché il problema non sarà del tutto debellato. Questo  è l’unico e vero scopo del comitato che adesso sente la necessità del contributo di tutti”, ha concluso, prima di aprire il dibattito e dare la parola ai presenti.

I primi ad intervenire sono stati L’avvocato Spagnolo, che ha proposto che i NAS si affianchino a  tutte le altri componenti della task force e quello di Rocco Raso, storico presidente dell’ACIPAC, al quale starà bene qualunque soluzione purché risolutiva del problema. Il Dottor Antipasqua, a nome di Confesercenti, ha chiesto al comitato di coinvolgere nella protesta civica altri comuni limitrofi organizzando incontri diffusi sul territorio, stessa cosa ribadita nell’intervento successivo da Ismaele Ottavio Caruso consigliere comunale di Molochio, il quale si farà promotore a sua volta, di altri appuntamenti. È intervenuto poi il professore Vincenzo Megna, il quale ha dichiarato di aver ripreso coraggio e voglia di protestare grazie all’attivismo del comitato. È seguito l’intervento dell’architetto Foci, che ha proposto di ribaltare il problema in opportunità, costituendo una struttura permanente che serva, oltre che per il ricovero degli animali che di volta in volta si cattureranno, anche per organizzarne un “utilizzo sociale” degli stessi.

È stata poi la volta del testimone di giustizia Nino Cento che ha chiesto al sindaco se fosse vero che le vacche saranno ricoverate a Zomaro nei locali dell’ex comunità montana, sottolineando che secondo lui questo sito è assolutamente inadeguato. Sull’importanza del movimento di protesta voluto dai cittadini, è intervenuto l’ex sindaco dottore Alessandro Cannatà, il quale ha aggiunto che occorre sollecitare il governo centrale chiedendo leggi speciali e pretendendo che vengano poi rispettate. Il sociologo Francesco Rao, rinnovando i  ringraziamenti al comitato per L’impegno profuso, ha sottolineato come questa sia una battaglia di tutti e che dobbiamo essere capaci insieme di chiamare in causa lo Stato a compiere il suo dovere. È stata poi la volta dell’ingegnere Francesco Guerrisi, ex consigliere comunale, il quale porgendo ringraziamenti al comitato per il proficuo lavoro sin qui svolto, ha ipotizzato di fare una richiesta al Prefetto perché istituisca un fondo annuale che serva per il risarcimento di chi subisce i danni causati dai bovini vaganti. Hanno concluso, in ordine, prima il dottore Tripodi Michele, Sindaco del Comune di Polistena, il quale con rammarico ha sottolineato la sua assenza in seno al comitato per l’ordine pubblico convocato dal Prefetto il 18 gennaio scorso, ma sostenendo l’attività del comitato, ha ribadito che il problema appartiene a tutto il territorio e che serve sfatare il mito delle classi dirigenti autoreferenziali, facendo sì che i cittadini si approprino di questi spazi di partecipazione, perché i campanilismi della politica hanno solo costruito gli “imperi degli altri”. Ha infine comunicato che a breve organizzerà anche lui un evento di sensibilizzazione nella sua Polistena al quale ha invitato il comitato No_bull. Poi, è stata la volta del Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, che ha ringraziato a sua volta il comitato No_bull,  ha richiamato tutte le attività passate e anche recenti svolte dalle Istituzioni locali per contrastare il fenomeno dei bovini vaganti e ha aggiunto l’importanza della presenza più costante e proficua sul territorio di coloro che sono tenuti a fare i controlli basilari sulle stalle e sugli allevamenti, sottolineando che a suo giudizio la sola idea di reprimere il fenomeno catturando i bovini sarà fallimentare. Ha inoltre ribadito l’importanza di essere riusciti a sensibilizzare la gente e che solo tutti insieme uniti,  potremo giocoforza, riuscire a debellare questa annosa piaga anche in assenza di ulteriori leggi speciali. La serata si è conclusa con la soddisfazione dei componenti del comitato per la grande partecipazione democratica. Si è riusciti durante il corso della serata a raccogliere oltre 200 adesioni al comitato e di essere stati comunque contattati da tanti altri che hanno dato disponibilità ad aggregarsi già dal giorno successivo. “Siamo convinti di aver segnato un altro passo importante nel segno della partecipazione e restiamo in vigile attesa che il problema possa risolversi a breve”, hanno chiosato in coro i NO_BULL!

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